APPROVATO IL NUOVO PIANO DEGLI INTERVENTI DEL COMUNE DI ASIAGO
Pubblicata il 09/01/2019
ASIAGO CONFERMA L’ATTENZIONE VERSO L’AMBIENTE PRIVILEGIANDO IL RECUPERO DEI VOLUMI ESISTENTI, RIDUCENDO IL CONSUMO DI SUOLO ED INCENTIVANDO LA RESIDENZA STABILE DEI PROPRI CITTADINI
Asiago, 8 gennaio 2019
Il Consiglio Comunale di Asiago, nel corso del consiglio comunale del 21.12.2018, ha adottato il nuovo adeguamento del Piano degli Interventi al PAT affrontando essenzialmente due tematiche:
- La prima relativa all’aggiornamento del censimento degli annessi rustici non più utili alla conduzione del fondo ricadenti in area agricola: si tratta di fabbricati di vecchia origine, nati per soddisfare le esigenze di un’azienda agricola dal punto di vista produttivo (fienili, depositi agricoli, stalle) che nel tempo, a seguito dell’interruzione dell’attività di coltivazione ed allevamento, sono rimasti inutilizzati e si trovano in condizioni di abbandono e progressivo degrado.
- il recupero degli annessi rustici consentirà, da un lato, di riqualificare contesti agricoli con edifici ristrutturati o ricostruiti con tecniche e tipologie più compatibili con le esigenze attuali, dall’altro di dare la possibilità a famiglie di residenti di realizzare la prima abitazione per i componenti del nucleo familiare; la normativa sul recupero prevede infatti che in caso di realizzazione di più unità abitative, almeno il 50% deve essere destinato alla residenza stabile.
- La seconda riguarda l’individuazione di nuovi lotti da destinare a prima casa per dare risposta ai cittadini residenti che necessitano della prima abitazione: questi lotti devono rispondere a criteri ben definiti quali, primo fra tutti, ricadere nell’ambito dell’urbanizzazione consolidata del PAT o negli ambiti di edificazione diffusa in modo da costituire saturazione del tessuto edilizio esistente senza andare ad interessare territorio aperto.
Consumo di suolo
“E’ evidente che il Comune di Asiago è stato precursore delle politiche che ora la Regione è obbligata ad attuare in ottemperanza alle disposizione dell’Unione Europea. Nonostante le difficoltà a condividere le strategie del PAT con i responsabili degli Uffici Regionali (ricordiamo che il PAT è stato redatto in copianificazione con la Regione Veneto) alcuni dei quali all’epoca si erano defilati e fatti sostituire come referenti per il nostro piano, alla fine però il PAT è stato approvato e quindi “all’apparenza” all’epoca condiviso. Ora, la nuova legge conferma la correttezza delle scelte comunali. Certo che alcune delle deroghe attualmente previste appaiono già di per sé in contrasto con la finalità della legge; si pensi alla norma del Piano Casa (applicabile in toto anche nel regime transitorio) ai sensi del quale è comunque possibile andare a realizzare nuovi volumi, non solo in ampliamento, ma anche isolati ed anche in area agricola (fino a 200 m. dall’edificio originario), andando ad interessare aree che magari i PAT hanno tutelato e hanno sottratto all’edificazione. Forse questi nuovi volumi non costituiscono consumo di suolo o il consumo di suolo si declina in modo diverso a seconda della norma da cui deriva la possibilità edificatoria!”