Il territorio

Il grande monumento ossario degli Italiani e degli Austro-Ungarici sulla cima del Monte Grappa, vetta sacra all’ Italia e resa famosa dalle vicende della Prima Guerra Mondiale, è per una parte consistente in Paderno. Dal Grappa si stacca una valle, una grande valle glaciale, che inizialmente si chiama Val di Melin, quindi Val delle Mure. Il torrente che vi scorre è il Calcino, affluente del fiume Piave. Nel punto di incontro della Val di Melin con Val delle Mure, sul versante destro, si ha una cattura di bacino: è detta il Boccaor, perché la fiancata della montagna si apre con una profonda incisione che precipita verso quota 600 metri. Siamo nella valle di San Vitale e  Liberale, ove nel pieno Medioevo c’era il piccolo monastero di San Vial del Lastego. Da qui ha origine il Lastego, un torrente impetuoso che si è fatto strada nella grande conoide di deiezione. Il meridionale del comune è segnato dall’antica strada romana della Piovega (pubblica), mentre a ovest c’è il torrente Lastego. Il confine è meno def inibile con Castelcucco e Possano. Dalla Piovega si sale a Paterno lungo una china quasi continua che nel settore est va a finire alle Motte, piccolo cordone collinare che separa Paderno da Fietta. Sul settore occidentale si notano avvallamenti e colline, le stesse che hanno dato il nome medioevale di Paderno, detto “i Coi de Paderno”. Superata la chiesa ci si trova a Canil, sede di un antichissimo comune, che si trova tra il colle omonimo e il Col Crudo, dove sorge Palazzo Fietta. Da qui una strada quasi rettilinea si unisce alle Motte e segna il confine di Fietta. Il territorio di Fietta, fuori dai monti è diviso in due dal Fossà di Mezza Fietta, ora parzialmente coperto. Tra il fossà di Mezza Fietta e il Lastego è compreso il borgo di Canil, le case presso il noto ponte sul Lastego (Ponte di Crespano) e quindi i gruppi che possiamo considerare propaggini della Crosera. Sul versante ad est c’è la piatta valle del Contà, con presenza del Toraz e di varie case sparse. Sulle colline al confine con Possagno sono  i Bassi, così detti perché a quota inferiore al borgo delle Fusere, con la sua chiesa della Madonna delle Grazie. Presso la chiesa è il borgo dei Lovisat e quindi si arriva alla Crosera, borgo principale. Più lontano è la chiesa di Sant’ Andrea, disposta lungo un antico percorso. Esclusa la moltiplicazione delle case degli ultimi decenni, a Fietta si riconoscono tre nuclei principali: Canil, Fusere e la Crosera. Completano le aree del Contà e dei Bassi, le strade dei Boschi sotto la chiesa di S. Andrea e quella della Colombera con la chiesa della Madonna della Salute. Intorno alla Chiesa, costruita in un luogo intermedio tra le Fusere e la Crosera, sono sorte poi le (ex) scuole elementari, ma non un vero e proprio centro. Fietta si vede però dalla Crosera, vero centro del Paese. La grande Fietta è però la Montagna con la valle di San Vitale e Liberale. Una lunga serie di sentieri permette di raggiungere molti punti della valle. Il centro principale di Paderno è la Contrada ossia San Giacomo, con la chiesetta  e Istituti Filippin. Si distinguono ancora i colmelli di Pedelcol (sotto le Motte), Galliera, mentre a sud dei campi sportivi degli istituti ci sono i borghi dei Brunelli e dei Bernardi. Lungo la sponda del Lastego c’è il borgo della Cencia e poi si scende verso Fonte sino ai Lasteghi. Sui colli delle Motte è possibile rintracciare le rovine del castello di Colli Muson, sede del Tabarin, un militare che nel 1383 ha fatto un testamento a favore della chiesa di Paderno e parte della quadreria di Fietta e di Paderno è legata a questo personaggio.

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