REDDITO D'INCLUSIONE SOCIALE

Pubblicata il 06/02/2018

Il 29 agosto 2017, il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto legislativo di attuazione della legge sul contrasto della povertà, il riordino delle prestazioni di natura assistenziale e il rafforzamento del sistema degli interventi e dei servizi sociali (Legge 15 marzo 2017, n. 33).
Il decreto introduce, a decorrere dal 1° gennaio 2018, il Reddito di inclusione (REI), quale misura unica nazionale di contrasto alla povertà e all'esclusione sociale. La nuova misura sostituirà il SIA (Sostegno per l'inclusione attiva) e l'ASDI (Assegno di disoccupazione).
Il REI si compone dunque di due parti:
1. un beneficio economico, erogato mensilmente attraverso una Carta di pagamento elettronica (Carta REI);
2. un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa volto al superamento della condizione di povertà.
Per accedere alla misura bisogna essere in possesso di specifici requisiti reddituali e patrimoniali (si veda il modulo della domanda) e, nel 2018, la priorità sarà data ai nuclei con figli minorenni o disabili, donne in stato di gravidanza o disoccupati ultra cinquantacinquenni.
Il REI non è solo un sostegno economico, ma prevede anche un rilevante coinvolgimento del nucleo familiare, che per godere del beneficio deve aderire ad un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa sostenuto da una rete integrata di interventi.
Le attività possono riguardare i contatti con i Servizi, la ricerca attiva di lavoro, l'adesione a progetti di formazione, la frequenza e l'impegno scolastico, la prevenzione e la tutela della salute.   
 

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