Piano Interventi

Il Piano degli Interventi (PI) come definito dall'articolo 17 della legge regionale 11 del 2004 di riforma urbanistica, è lo strumento operativo che deve rapportarsi con il bilancio pluriennale comunale, con il programma triennale delle opere pubbliche e con gli altri strumenti comunali settoriali previsti da leggi statali e regionali. 

Il Piano degli Interventi si attua attraverso interventi diretti o per mezzo di piani urbanistici attuativi (PUA).

Gli aspetti procedimentali del Piano degli Interventi sono regolamentati dalla Legge Urbanistica Regionale ed articolati nelle seguenti fasi:

  • il Sindaco predispone il Documento del Sindaco e lo illustra presso la sede del Comune nel corso di un apposito consiglio comunale;
DOCUMENTO DEL SINDACO
  • dopo la presentazione del Documento del Sindaco e prima dell’adozione vengono attivate forme di consultazione, partecipazione e concertazione con enti pubblici, associazioni economiche e sociali, cittadinanza tutta;

AVVISO per la presentazione di proposte per la formazione del Piano degli Interventi

MODULO compilabile per presentazione proposte

Tavola n.4 del PAT “Carta della Trasformabilità approvata”

  • il Piano degli Interventi è adottato dal Consiglio Comunale;
  • Entro otto giorni dall'adozione, il Piano è depositato a disposizione del pubblico per trenta giorni consecutivi presso la sede del Comune, dando notizia e pubblicità in forma estesa; 
VARIANTE N. 1 AL PIANO DEGLI INTERVENTI
  • decorsi i trenta giorni del deposito chiunque può formulare osservazioni entro i successivi trenta giorni;
  • nei sessanta giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione delle osservazioni il Consiglio Comunale decide sulle stesse ed approva il Piano;
  • il Piano diventa efficace quindici giorni dopo la sua pubblicazione all'Albo pretorio del Comune; Delibera n. 24-2017.pdf
  • decorsi cinque anni dall'entrata in vigore del piano decadono le previsioni relative alle aree di trasformazione o espansione soggette a strumenti attuativi non approvati, a nuove infrastrutture e aree per servizi per le quali non siano stati approvati i relativi progetti esecutivi, nonchè i vincoli preordinati all'esproprio.
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