Le farfalle dei Colli Euganei

 

Quando a primavera camminiamo in mezzo ai prati fioriti o quando nella calura dell'estate ci inoltriamo nei sentieri o nei boschi alla ricerca di un po' di fresco, o quando infine nel primo autunno passeggiamo tra i gialli, i rossi e i bruni coi quali i colli Euganei ci affascinano e ci stupiscono, incontriamo spesso delle macchie di colore che si librano nell'aria, scompaiono e ricompaiono a breve distanza attirando la nostra attenzione. Sono le farfalle, esseri alati all'apparenza fragili ma capaci di spostarsi in lunghi tragitti, in grado di resistere ai rigori dell'inverno per mostrarsi improvvisamente ai primi tiepidi soli di fine inverno.
I colli Euganei ospitano una ricca e variegata fauna di farfalle. La stessa affermazione non può essere fatta purtroppo per la pianura circostante dove molti lepidotteri sono da tempo completamente scomparsi. E' il caso delle grandi farfalle legate agli ambienti boschivi, come l'Hipparchia fagi o l'Arginis paphia. 
Numerose altre Specie una volta comuni nei medicai e lungo le bordure dei campi che venivano lasciate incolte ed erano cosi ricche di piante selvatiche, trovano negli Euganei gli ultimi ambienti necessari alla loro sopravvivenza. Infatti il progressivo ed incessante utilizzo di diserbanti e il radicale cambiamento della conduzione dei imgfondi agricoli hanno provocato la scomparsa di molte delle piante nutrici necessarie per il sostentamento delle larve di queste farfalle. Le larve, diversamente dagli stadi adulti, hanno scarsissima o nulla mobilità e sono quindi incapaci di spostarsi alla ricerca delle piante necessarie al loro sostentamento. L'assenza delle piante nutrici, rendendo impossibile l'alimentazione degli stadi larvali, ha provocato il declino inesorabile di molte specie che si sono alla fine estinte nelle aree di pianura che ospitano ormai un numero molto ridotto di farfalle. La sopravvivenza di stabili e ricche popolazioni di farfalle nelle aree di pianura è resa ulteriormente difficile dal fatto che gli ambienti necessari al sostentamento di tali popolazioni sono molto limitati sia per quanto riguarda il numero che per quanto concerne la superficie che essi occupano. La imgquasi totale assenza di corridoi "verdi" che colleghino aree in buono stato di conservazione con aree maggiormente compromesse dallo sviluppo industriale, urbanistico ed agricolo rende molto difficile il ripopolamento di quest'ultime, anche se vengono recuperate ad un maggiore grado di naturalità. Infatti esemplari provenienti da zone di maggior pregio naturalistico non possono muoversi lungo i "corridoi verdi" per andare a colonizzare aree recuperate. Molte specie di farfalle non effettuano spostamenti di più di qualche chilometro durante tutta la loro vita. Di conseguenza se non esiste una buone rete di collegamento tra le diverse aree naturali è possibile che alcune di queste rimangano senza farfalle anche se potenzialmente potrebbero ospitare una o più specie con successo.
Da ultimo va ricordato che le farfalle hanno pagato e pagano un grave dazio al traffico veicolare che provoca la morte di moltissimi esemplari ogni anno che inesorabilmente vengono travolti ed uccisi. 
La conoscenza dello straordinario patrimonio naturale, che è custodito nei colli imgEuganei, una delle aree naturali più belle della provincia di Padova, una terra ricca di storia e di tradizioni, ma anche fragile perché sottoposta a forte pressione antropica è molto importante per comprendere il valore della natura che sta intorno a noi. Natura nella quale ci muoviamo spesso troppo distrattamente, occupati dalle preoccupazioni quotidiane. Pochi di noi possono dire di conoscere seppure superficialmente il mondo naturale che ci circonda. Conosciamo più spesso faune esotiche che i documentari televisivi ci portano continuamente in casa ma ignoriamo completamente l'abbondanza di forme di vita conservate nei luoghi che più ci sono familiari e che rimangono pertanto sconosciute. La mostra fotografica "Le farfalle dei Colli Euganei", allestita presso villa Mantua Benavides (Valle San Giorgio, comune di Baone) vuole documentare la diversità e la ricchezza delle specie di farfalle presenti nei colli Euganei e raccontare alcune delle loro storie, fare apprezzare la bellezza di queste minute creature che sono apparse sulla terra molto prima di noi e che speriamo continuino ad accompagnarei nel nostro futuro.

Enrico Negrisolo e Filippo Calore

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Il Centro di Documentazione Ambientale di Villa Mantua Benavides si arricchisce di una mostra permanente di grande valore naturalistico e di grande pregio scientifico e fotografico, che certamente costituisce una ulteriore qualificazione dell'offerta turistica dell'area dei Colli Euganei. 
La mostra fotografica sulle farfalle dei Colli Euganei è infatti l'unica esistente e si colloca in un disegno di conoscenza e divulgazione del nostro patrimonio naturalistico che abbiamo sempre portato avanti e che è una delle ragioni d'esistenza del Centro di Documentazione Ambientale di Valle San Giorgio. 
Una raccolta fotografica caratteristica dell'ambiente dei Colli, ricco di vegetazione, di fiori e di colori, colori che molte volte hanno le ali delle farfalle. 
Pensiamo che questa mostra, sia per l'aspetto della ricerca, sia per l'indubbia bellezza costituirà un'attrattiva di notevole portata per i visitatori dei Colli Euganei sempre più numerosi e sempre più attenti. 
Questa esposizione rappresenta una testimonianza anche per chi vive e ha vissuto, per chi abita in questo ambiente, per chi ha giocato sui suoi prati, sulle distese di fiori ed erbe, per chi ha nei propri ricordi i piccoli voli di queste farfalle. 
Queste fantasie di colori, appartengono alla nostra terra e testimoniano il legame che abbiamo con essa, l'amore che nutriamo verso questa natura straordinaria. 
Dal punto di vista didattico pensiamo di esprimere un contributo di qualità nella conoscenza e approfondimento della natura del Parco dei Colli Euganei, una finestra aperta su un tratto colorato ed affascinante, ma anche pienamente caratteristico dei nostri Colli.
Ringraziamo sentitamente il Dott.Enrico Negrisolo e il p.a. Filippo Calore per l'encomiabile lavoro svolto e per la collaborazione con l'Amministrazione Comunale di Baone. Ringraziamo inoltre tutti coloro che, direttamente e indirettamente, hanno reso possibile questa stupenda mostra.

L'ASSESSORE AL TURISMO - Antonella Buson

IL SINDACO - Francesco Corso

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