Arte e storia

Chi percorre la strada statale n.16, Padova-Monselice, attraversa un paese, Battaglia Terme, il cui aspetto non può non sorprendere, soprattutto a paragone con altri centri vicini. Delimitato a nord e a sud da due sontuose dimore principesche - il Catajo e la villa Selvatico.

catajo

Adagiato tra i Colli ad ovest e da un intreccio di canali che portano al mare ad est, si stende lungo le rive di un corso d’acqua che sottopassa la strada, precipita rombante in un altro e, a poche centinaia di metri, viene imbrigliato in una profonda Conca.

Conca

Un ponte pedonale ricorda addirittura Venezia. Il paese sembra generato dell’acqua. Tutto a Battaglia è collegato e in relazione con l’acqua, a cominciare dal nome il cui significato - luogo dei bagni - ricorda l’antica grotta termale naturale del Colle di S. Elena, nota già in epoca longobarda.

canale

LA STORIA

I primi documenti attendibili sulle origini di Battaglia risalgano all’inizio del XIII secolo, in concomitanza con lo scavo del canale operato dal Comune di Padova tra il 1189 e il 1201. In breve tempo il piccolo borgo, da termale e agricolo, si trasforma in un centro industriale e commerciale. L’energia necessaria per il funzionamento dei mulini, della segheria, dei magli e dei folli della cartiera è fornita dal forte dislivello - sette metri - esistente tra il canale di nuova costruzione e il Vigenzone, dislivello sapientemente regolato da un congegno idraulico detto Arco di Mezzo che, costruito dal Comune padovano e rifatto più volte dai Carraresi e dalla Serenissima, viene completamente ricostruito nel 1830.

Parallelamente all’intensa attività industriale, si sviluppa un’altrettanto intensa attività commerciale su barche, i celebri burchi, soprattutto lungo il canale della Battaglia, verso Padova e Monselice, ma anche lungo il Vigenzone che, come è noto, dopo Bovolenta e Pontelongo, prosegue fino all’Adriatico. Per secoli, Battaglia con il suo porto si può dire che sia un continuo mercato per il concorso delli navigli, barche di Padova, Este, Chioggia, Ferrara e d’altri luoghi, che per diversi canali qui vengono a caricare farine, risi, scaglia per la calce e altre mercantie.

Le vicende relative alle acque termali rivestono pur esse un ruolo rilevante. Sul finire del secolo XVIII, Pietro Estense Selvatico diventa il vero artefice del periodo più splendido delle terme battagliensi. Viene costruito un lussuoso e confortevole stabilimento che ospita subito personaggi illustri e consolida definitivamente la tradizione termale di Battaglia. Sthendal definisce deliziosi i bagni di Battaglia. Nel 1936, demolito il vecchio edificio, si inaugura lo Stabilimento I.N.P.S. “Pietro d’Abano.

Contemporaneamente a quanto sopra, la segheria e l’officina del maglio, nei primi anni del secolo XX, si trasformano nelle Officine Rinaldi. La crescita della fabbrica è talmente impetuosa che le officine diventano in breve tempo la maggiore industria locale. La fabbrica si amplia, diventa Officine di Battaglia, si fonde con le Officine Galileo di Firenze, diventa Officine Elettromeccaniche Galileo di Battaglia Terme e poi Magrini-Galileo. Con oltre un migliaio di operai, tecnici e impiegati diventa quasi il simbolo di Battaglia.

Attualmente, riscoperta la propria specificità geografica, storica e culturale, Battaglia si rilancia sul piano turistico come “porta” del Parco dei Colli Euganei, rivalutando il considerevole patrimonio di bellezze naturali e storico artistiche che possiede, molte delle quali davvero uniche.

 

DA VEDERE

Tra i principali monumenti storici da vedere segnaliamo:

  • la Chiesa di San Giacomo, consacrata il 21 luglio 1748 dal cardinale Carlo Rezzonico, vescovo di Padova, dieci anni prima della sua elezione papale col nome di Clemente XIII. Vanta, tra l’altro, una Madonna col Bambino, opera pregevolissima di Giovanni Maria Morlaiter.
  • il Catajo, maestoso e imponente castello della seconda metà del sec. XVI, dimora della potente famiglia degli Obizzi e affrescato da Giovanni Battista Zelotti, amico e collaboratore di Paolo Veronese, oggi splendida cornice di importanti convegni e di concerti di prestigio.(Info e Orari)
  • la villa Selvatico, costruita sul finire del sec. XVI sulla sommità dello storico colle di Sant’Elena, chiamato monte della stupa per la presenza di un’antica grotta sudorifera che ne deteminò la fortuna. Alessandro Varotari detto il Padovanino vi ha dipinto la Gloria dei Selvatico. Oggi la villa è una preziosa e raffinata dimora storica di rara bellezza che ospita nel salone e nel parco rappresentazioni teatrali, convegni culturali e concerti.(Info e Orari)
  • la Conca di Navigazione, uno straordinario monumento di ingegneria idraulica che, consentendo ai natanti di superare un dislivello massimo di sette metri, collega il canale di Battaglia, ovvero il territorio padovano ed euganeo, con il Rialto-Vigenzone, cioè con il mare. Solennemente inaugurata il 1 giugno 1923 da Benito Mussolini, salito a bordo di un burchio impavesato per l’occasione e circondato da altre imbarcazioni della Canottieri e della Rari Nantes di Padova, aziona le porte a monte e a valle con la sola pressione dell’acqua mediante valvole ad aria compressa.
  • il Museo della Navigazione Fluviale. Unico nel suo genere, e come tale meta di studiosi italiani e stranieri, conserva oltre quattromila reperti tra imbarcazioni fluviali e parti di esse, ricostruzioni in scala, fotografie storiche, disegni costruttivi, documentazione tecnica e commerciale relativa alla storia dei barcari di cui Battaglia fu centro importante.(Info e Orari)

 

Testo: Franco Turato

Immagini: Foto Studio 23

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