Storia Industriale

Galileo: storica industria di Battaglia Terme,
ai piedi dei Colli Euganei e del canale pensile.

 
Nella seconda metà dell’800, circa 20 anni prima della liberazione del Veneto dal dominio asburgico, la famiglia austriaca Wimpffen era venuta in possesso di ingenti strutture di Battaglia: lo stabilimento termale, villa Selvatico, il mulino, l’opificio del maglio. Quest’ultimo diventa proprietà di Francesco Rinaldi nel 1901, per lascito testamentario del conte Vittorio Wimpffen, dei cui beni il Rinaldi era stato valido amministratore

1902
Il 15 gennaio Francesco Rinaldi fonda la ditta omonima. Abile e intraprendente, nel giro di qualche anno, egli trasforma la vecchia officina in uno stabilimento industriale di costruzioni meccaniche.
  
1912
Lo Stato italiano, impegnato nella guerra in Libia, ritarda troppo i pagamenti alla ditta di Francesco Rinaldi, nominato Cavaliere del Lavoro nel 1908. I dipendenti non ricevono il salario e si fa avanti la minaccia di fallimento. Il cav. Rinaldi non regge e sceglie la via del suicidio.
1913
Un possidente di Battaglia, il conte Edoardo Corinaldi, diventa mecenate della ricostruzione industriale e presidente della nuova azienda:
“OFFICINE di BATTAGLIA”
 
I condizionamenti della 1^ guerra mondiale:

1915 
Le Officine di Battaglia divengono, per necessità belliche, un centro di produzione di proiettili.
1917 
La disfatta di Caporetto pone la fabbrica in condizioni di sicurezza precaria. Le autorità militari dispongono il suo trasferimento a  Prato. Molti dipendenti, anche con la propria famiglia, emigrano in Toscana.
1931
Incorporazione delle OFFICINE di BATTAGLIA nelle OFFICINE GALILEO di Firenze. Entrambi le aziende erano controllate dalla SADE (Società Adriatica di Elettricità). Essendo la Galileo di Firenze specializzata negli apparecchi ottici, porta anche Battaglia a partecipare in tale produzione.
Osservatorio astronomico di Asiago:
la cupola è costruita a Battaglia, il telescopio a Firenze.
  
 
I condizionamenti della 2^ guerra mondiale:
Come già in occasione del primo conflitto mondiale, la Galileo è un’azienda che produce per la guerra e quindi viene protetta.
1943
Dopo l’armistizio italiano dell’8 settembre, lo stabilimento di Firenze si trova troppo vicino al fronte bellico. Il Comando tedesco decide il suo trasferimento al nord, e principalmente a Battaglia. Macchine e uomini, dalla Toscana risalgono in Veneto.
1944
Lo stabilimento e l’intero paese di Battaglia, troppo importanti e strategici, vengono ripetutamente bombardati dagli Alleati. Disastrose per le Officine sono le incursioni aeree del 30 e 31 ottobre.
 
Nel dopoguerra le Officine Galileo decidono di riprendere il settore di produzione relativo agli apparecchi elettrici per Media e Alta Tensione. I progetti iniziali sono dell’ing. Giuseppe Scarpa e lo stabilimento specialista è quello di Battaglia. Le produzioni diversificate convincono la SADE a costituire, a Battaglia e Firenze, singole società autonome.

1949
Nascono le “OFFICINE ELETTROMECCANICHE GALILEO di BATTAGLIA TERME S.p.A.”
All’interno dello stabilimento battagliense vengono create due divisioni produttive:
 
Elettromeccanica
Meccanica e Carpenteria
1949 
Apre il ponte sull’Adige a Boara Pisani (Padova). E’ una delle distruzioni belliche ripristinata dalla Galileo.
1951 
Inaugurata la centrale idroelettrica di Soverzene (Belluno). Le linee ad alta tensione sono gestite da interruttori Galileo.
1962
Il Parlamento italiano legifera la nazionalizzazione dell’energia elettrica. L’ENEL, ente gestore
costituito allo scopo, sostituisce le varie imprese private, tra cui la SADE, che vengono liquidate.
1967
La SADE, e con essa la GALILEO di Battaglia Terme, vengono incorporate nella MONTEDISON. Poco dopo si apre il grande mercato nazionale di apparecchiature elettriche, con l’Enel unico committente e la Galileo fornitore privilegiato.
Il numero complessivo di dipendenti, per l’azienda di Battaglia, arriva all’apice storico: 1150.
Montedison è proprietaria di due complessi industriali aventi molte omonimie sotto il profilo produttivo: MAGRINI di Bergamo e GALILEO di Battaglia.
1973
Dalla fusione nasce la MAGRINI GALILEO, con sede a Bergamo e unità produttive a Savona, Bergamo, Stezzano, S.Pellegrino Terme, Battaglia Terme e Casavatore, in provincia di Napoli.
Reparto montaggio interruttori per alta tensione.                     Gru della Magrini-Galileo nel porto di Malta.
                             
1975
Manifestazione sindacale: accanto a Luciano Lama, Bruno Bertin, segretario del Consiglio di Fabbrica e futuro sindaco di Battaglia Terme.
 
 
1978
Montedison cede il gruppo Magrini Galileo all’azienda BASTOGI.
1982
Inizia una fase discendente, con forte calo produttivo e conseguente cassa integrazione per i dipendenti, che viene applicata a rotazione.
1984
5 marzo: Magrini Galileo entra in amministrazione controllata.
21 agosto: Il tribunale di Bergamo accetta l’offerta di acquisto da parte di MERLIN GERIN (gruppo Schneider), azienda francese di Grenoble. L’acquisizione riguarda il solo settore elettromeccanico di Magrini Galileo, con un taglio occupazionale del 30%.Inizia l' attività il 1° settembre:
Circa 250 dipendenti di Battaglia sono posti in cassa integrazione a zero ore. Entro il 1988 detti lavoratori, non collocati altrimenti, vengono assunti da Nuova Magrini Galileo.
La Divisione Carpenteria viene acquisita dal gruppo PACHERA e diventa MAGRINI GALILEO MECCANICA.
2001 
Nuova Magrini Galileo, in seguito ad accordi tra SCHNEIDER e l’azienda austriaca VA-TECH,  entra nel VA-TECH SCHNEIDER HIGH VOLTAGE GROUP.
2006
Il colosso industriale tedesco SIEMENS, dopo avere acquistato Nuova Magrini Galileo l’anno precedente, la mette in liquidazione.
2009
L’azienda ligure DEMONT s.r.l.,  fondata nel 1972, con sedi operative in Italia, Europa,     Africa e America del Sud, è la nuova proprietaria dello stabilimento elettromeccanico di Battaglia Terme. Complessivamente Demont ha 800 dipendenti e svolge attività molto variegate, nei campi dell’energia termica ed elettrica, della dissalazione, delle costruzioni meccaniche. A Battaglia prosegue la specializzazione relativa agli apparecchi per impianti ad alta tensione, con circa 200 dipendenti.
 
A cura dell’Associazione Nazionale Lavoratori Anziani (ANLA), sezione di Battaglia Terme
 
 
"Per chi volesse leggere qualche storia divertente sulla vita in fabbrica alla Magrini Galileo, consigliamo il libro "Diario Metalmeccanico", romanzo autobiografico e racconti semi-seri sulla vita in fabbrica; di Paolo Tessarotto. Per saperne di più:http://paolo.tessarotto.net."
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