Comune di Remanzacco

S. Giovanni Battista in Remanzacco

via Roma - Remanzacco,

don Giovanni Gabassi

0432 667033

L'edificio è di origine cinquecentesca e sorge nel centro del Paese; restaurato in modo importante nel Settecento, conserva al suo interno numerose opere d'arte di certo interesse. Segnaliamo per prima cosa le quattro tavole del maestro udinese Bernardino Blaceo; quindi, in una parte del coro, troviamo una tela, opera di Giuseppe Floriani risalente alla fine del XVI secolo, raffigurante L'Ultima Cena. Negli altari laterali possiamo ammirare le creazioni del cividalese Francesco Chiarottini: la Madonna con il Bambino, i Santi Silvestro e Floriano, Santa Elena che ritrova la Croce, tutte databili 1774. Ricordiamo inoltre il mobile di sagrestia ed altre opere d'intaglio, compresa la porta maggiore, dell'intagliatore Matteo Deganutti di Cividale. Nell'antisala della sagrestia, attualmente, una cappella blindata contiene l'altare ligneo creato da Giovanni Martini dal 1510 al 1515. L'ALTARE LIGNEO DI GIOVANNI MARTINI L'altare ligneo di Giovanni Martini, datato 1510-1515 e collocato fino agli eventi sismici del 1976 nella chiesetta cimiteriale di Santo Stefano, costituisce una delle più alte realizzazioni artistiche della scultura lignea friulana del XVI secolo. Dopo una esemplare opera di restauro, l'altare è stato sistemato in uno spazio annesso alla sagrestia della chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista di Remanzacco. L'opera è costituita da una grande cornice, con cimasa di coronamento e predella, di gusto rinascimentale, dorata e decorata a pastiglia, comprendentedue ordini sovrapposti di statue. Le gallerie, divise ciascuna in cinque nicchie da lesene decorate a candelabri con capitelli corinzi, sono concluse a conchiglia. Nell'ordine inferiore sono collocate, al centro, la statua raffigurante la Madonna col Bambino, a sinista S. Pietro e S. Giovanni, a destra S. Paolo e S. Giacomo; nell'ordine superiore, al centro, S. Stefano e S. Michele che uccide il drago e S. Sebastiano, a sinistra S. Rocco e S. Martino e il povero a destra. Nella cimasa, entro una nicchia rettangolare è raffigurata l'Incoronazione della Vergine; ai lati, due Sante Martini e all'estremità l'Angelo Annunciatore e la Vergine Annunziata. Nell'intero complesso, ricco di sedici statue, prevale la decorazione a foglio d'oro, mentre la policromia è limitata alla agli incarni delle figure ed ad alcuni particolari. Di notevole interesse la decorazione interna delle nicchie, eseguita con la tecnica del broccato plastico, meglio noto come "Pressbrokat".