Storia

Il territorio venne abitato in epoca preromana dai Veneti antichi: reperti di tale presenza 
sono stati trovati nella zona di Gombion e Castelletto. Nel medioevo si svilupparono tre 
centri urbani principali: i Comuni di Porcile e Zerpa e la Parrocchia di Bionde. Si 
svilupparono lungo l'asse della strada imperiale Berengaria, realizzata nel X secolo da 
re Berengario I. Ben presto la strada Berengaria assunse il nome popolare di 
Porcilana, per il fatto che attraversava il Comune di Porcile. Le principali famiglie 
benestanti del paese fecero istanza al Consiglio dei Dodici di Verona il 13/01/1547 per 
cambiare il nome da Porcile in Belfior, toponimo di una contrada del paese. La richiesta 
venne accolta solo in parte, poichè accanto a a Belfior doveva rimanere l'attestazione 
"di Porcile". La battaglia del nome si protrasse sino alla venuta di Napoleone Bonaparte 
tra il 1796 e il 1812. Napoleone fece la riforma amministrativa che sezionava il territorio 
in dipartimenti. Rientrando del dipartimento dell'Adige, Belfiore divenne d'Adige, 
perdendo Porcile. 
Il cambio del nome in BELFIORE avvenne ufficialmente per Regio Decreto dell'11 
Agosto 1867, firmato dal Re Vittorio Emanuele II, su proposta del Ministro dell'Interno 
che aveva recepito la delibera dal Consiglio Comunale di Belfiore di Porcile il 20 
Maggio precedente.
Lo stemma del Comune di Belfiore è rosso a tre fiori bianchi con gambo verde, disposti 
a ventaglio; venne usato per la prima volta nel 1686. La figura di tale stemma ricorda la 
ninfea bianca a cinque petali che galleggiava sulle acque delle paludi di questo 
Comune. 












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