Il progetto #sonaprofontedelcampo si amplia ed assume un connotato intercomunale divenendo #soliadrietàprofontedelcampo. L'iniziativa di solidarietà per la Comunità di Fonte del Campo, una frazione del Comune di Accumoli (RI), duramente colpita dai sismi del 24 agosto e 30 ottobre 2016, è nata all'interno della Comunità di Sona grazie alla collaborazione tra Pro Loco, Comune e Forum delle Associazioni ed ora si è estesa anche ad altre comunità.
“Castelnuovo D.G., Sommacampagna e Povegliano V.se aderiscono al progetto in rappresentanza del tessuto Associativo del loro territorio di competenza – spiegano Luca Foroni e Alfredo Cottini, presidente e consigliere della Pro Loco di Sona -. Questa coesione territoriale rappresenta un’ulteriore opportunità per Fonte del Campo perché amplia il panorama dei progetti concreti che si possono attuare, ma rappresenta anche una novità per quanto riguarda la rete delle relazioni e dei progetti tra Comuni ed Associazioni del territorio. Mettersi assieme per fare meglio e di più: questo è uno degli effetti della solidarietà”.
Mercoledì 1 febbraio 2017 alle ore 12,00, presso la sala "Canonica Vecchia" di Sona (3° piano palazzo delle poste, Piazza della Vittoria), si terrà la conferenza stampa di presentazione di questa iniziativa. Saranno presenti i rappresentanti dei quattro Comuni e i rappresentati di alcune delle Associazioni coinvolte nel progetto.
“L’evento triste del terremoto ha determinato in tutti noi uno scatto di solidarietà con iniziative che si sono susseguite numerose fin da subito – dichiara l’Assessore alle Associazioni Gianmichele Bianco -. Da più Associazioni e gruppi di Sona erano giunte richieste singole per dare testimonianze. Tutto questo era estremamente positivo, ma altrettanto opportuno era che ciò avvenisse in modo organico. E così è stato fatto: abbiamo coinvolto le Associazioni del Forum (ben 67!) di Sona e da allora è nato il progetto #sonaprofontedelcampo. La Pro Loco di Sona stava prendendo contatti proprio con quelle zone al fine di stabilire una relazione diretta, individuare bisogni reali e finalizzare quindi la solidarietà verso un'iniziativa ben precisa e persone ben precise. La parola d’ordine era: relazioni dirette e fatti concreti”.
L’obiettivo è quello di un fondo comune gestito in modo trasparente ed organico.
“È importante che questo approccio di solidarietà venga condiviso nel modo più diffuso, trasparente e coordinato possibile – dichiara Bianco -. È questa una modalità ancora più utile per fare del bene, perché quante più realtà comunali si mettono assieme, tanto più questo aspetto dà valore alla solidarietà” conclude Bianco.
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