Corte La Merla (privata) - via la Merla - 37060 - Sona


La Merla, che risale almeno alla prima metà del Cinquecento, inizialmente e fino all’Ottocento fu chiamata corte Zina perché apparteneva a monsignor Zino, vicino al pozzo di San Salvar. Si presume che il nome attuale rimandi ad un torrione colombaro ultima fonte di restauro alla fine del secolo scorso.

La corte viene citata in un antico documento, nel quale si proponeva di fare arrivare l’acqua del pozzo di San Salvar ai campi della corte per irrigarli. Sul documento sono disegnati la corte e il pozzo. Sul pozzo si legge: “Dove si vorìa portar l’acqua”. Il documento è conservato all’Archivio di Stato di Venezia, nel fondo dei Beni Inculti, cioè non coltivati.

Degna di nota è l’antica torre con un particolare cornicione posto sotto il tetto quasi a formare una cornice staccata dalla copertura della struttura caratterizzata anch’essa da un artistico comignolo.

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