Rischio di incendi boschivi

incendio bosco animazioneIn materia di rischio incendi boschivi si ricorda a tutti i cittadini quanto privisto dalla norma:
- le vigenti Prescrizioni di Massima e di Polizia Forestale regionali prevedono in via ordinaria (art. 16) il generale e permanente divieto di accensione di fuochi a meno di 100 metri dai boschi;
- nel territorio comunale di Pieve di Soligo è vigente l'ordinanza n. 85 del 12.10.2015 che già dispone il GENERALE DIVIETO DI SMALTIRE RESIDUI VERDI E LEGNOSI MEDIANTE L’ACCENSIONE DI FUOCHI ALL’APERTO a causa dello stato della qualità dell'aria;
- in caso di dichiarazione dello stato di grave rischio da parte dei competenti uffici della Regione Veneto si applicano per l'accensione di qualsiasi fuoco le limitazioni e le sanzioni previste dalla L. 353/2000 e quanto richiamato da eventuale ordinanza sindacale.

In particolare ricorda che per le trasgressioni ai divieti richiamati dalla L. 353/2000 si applica la sanzione amministrativa del pagamento di una somma non inferiore ad Euro 1.032,00 e non superiore ad Euro 10.329,00; tali sanzioni sono raddoppiate nel caso in cui il responsabile appartenga a una delle categorie specifiche categorie professionali indicate dalla L. 353/2000, in caso di trasgressioni ai divieti richiamati dalla presente ordinanza da parte di esercenti attività turistiche, oltre alla sanzione suddetta, è prevista la revoca della licenza, dell'autorizzazione o del provvedimento amministrativo che consente l'esercizio dell'attività.

Ulteriori utili informazioni sulla prevenzione degli incendi boschivi sono disponibili sul sito internet istituzionale della Regione Veneto al seguente collegamento: https://www.regione.veneto.it/web/protezione-civile/antincendi-boschivi


Negli ultimi anni sempre più frequenti sono stati gli incendi definiti di "interfaccia"  che minacciano di interessare aree aree o fasce nelle quali l’interconnessione urbano-rurale, tra strutture antropiche e aree naturali è molto stretta, luoghi geografici dove il sistema urbano e quello rurale si incontrano ed interagiscono, così da considerarsi a rischio di incendio. Tale tipo di incendio può avere origine sia in prossimità dell’insediamento (ad es. dovuto alla combustione di residui vegetali o all’accensione di fuochi durante attività ricreative in parchi urbani e/o suburbani) sia come derivazione da un incendio di bosco.
Anche in considerazione delle mutate condizioni metereologiche degli ultimi anni, diventa prioritario un maggiore coordinamento tra la componente AIB (Antincendio Boschivo) e le squadre preposte alla difesa delle abitazioni. La tendenza attuale degli incendi di “inerfaccia” e di coltivazioni sono in netta crescita, definendo e allargando gli incendi boschivi in incendi “rurali” di vegetazione che degenerano sempre più frequentemente in incendi di interfaccia. Si avverte quindi la necessità di una crescita culturale per il contrasto di questo tipo di scenari che porti il cittadino a mettere in atto comportamenti virtuosi di prevenzione.
Ed è questa l’idea alla base del vademecum realizzato dal Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile dal titolo "PROTEGGERE L’ABITAZIONE DAGLI INCENDI DI VEGETAZIONE" (pdf - 13,3 MB) che fornisce informazioni su cosa sia un incendio di vegetazione o di interfaccia e come si possa, ci si debba comportare, in queste circostanze.

(26 Luglio 2022)
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