Siamo nati per camminare


animazione camminareRitmi frenetici o semplice pigrizia? Gran parte dei nostri spostamenti avviene in auto: primo fra tutti l’accompagnamento dei figli a scuola, anche quando questa si trova a poche centinaia di metri da casa. Eppure i piedi sono il mezzo di trasporto più antico, camminare è il modo più naturale di muoversi, che giova alla salute ed all’ambiente, rilassa lo spirito e dona nuova vita ai marciapiedi e alle strade. I tanti vantaggi che, in tempi in cui obesità e malattie cardiovascolari colpiscono tanti bambini italiani, il camminare ogni giorno può apportare alla salute: benefici al sistema nervoso, alla pressione, alla frequenza cardiaca, al colesterolo, perfino anche all’umore. Si propone alle famiglie di camminare di più, a partire proprio dal percorso casa scuola.

Camminare: basta mezz'ora al giornopercorso_naturalistico
E’ la più semplice delle attività fisiche ma regala benefici straordinari contro ipertensione, sovrappeso, diabete, stress. L’obiettivo sono 10mila passi al giorno, ma anche 400 metri in più fanno la differenza. Ecco come arrivarci. Noi italiani non abbiamo ancora acquisito una cultura dell’attività fisica come altre nazioni europee, nelle nostre scuole l’educazione fisica è una “Cenerentola”, l'agonismo e i giochi di squadra non fanno per tutti, la frequentazione di palestre e piscine è roba per pochi appassionati, o per il panico da prova costume prima dell’estate. Tuttavia i segnali positivi ci sono, iniziamo a crearci gli anticorpi contro la sedentarietà.
Il Comune di Pieve di Soligo ha realizzato un percorso pedonale lungo il fiume Soligo di quasi 3 km (via dei Troi) dove è possibile effettuare, gratis, passeggiate immersi nella natura. Il percorso è anche parte di un circuito di 12,6 km che coinvolge il vicino Comune di Farra di Soligo, denominato "Trail Running del Prosecco" e tabellato in collaborazione con la ditta Gore-Tex.

trail running prosecco

E' semplice uscire di casa e camminare. Quest’attività, solo apparentemente banale, permette a chiunque, a costo zero e senza bisogno di essere degli atleti, di ottenere significativi benefici in termini di salute con controindicazioni praticamente inesistenti.

E' difficile spiegare a parole quanto sia bello camminare, bisogna sperimentarlo. Si può solo dire camminare nel boscoche è un'attività praticabile da tutti, in qualunque stagione, a qualunque età, che non richiede costose attrezzature, che non inquina e non fa rumore. E' un'azione lenta, che permette di osservare anche le piccole cose; silenziosa, ritmica, che non disturba il pensiero, anzi stimola la riflessione (perfino Rosseau disse: "Non posso meditare se non camminando"); faticosa ma non estenuante, consente di sentire il proprio corpo e di apprezzare le distanze guadagnate un passo alla volta; autonoma, non si deve fare ricorso a mezzi meccanici, si parte e ci si ferma quando lo si desidera, si procede al proprio ritmo. Si può camminare da soli o in compagnia, in silenzio, chiacchierando, fischiettando o, se uno ha fiato, anche cantando. Camminando si può andare praticamente ovunque e questo contribuisce a dare un senso di grande libertà.
E' gratis e permette di godere dello spettacolo sempre nuovo della natura.
Il moto è la migliore cura per la malinconia come sapeva Robert Burton (l'autore di The Anatomy of Melancholy): "I cieli stessi girano attorno di continuo, il sole sorge e tramonta, stelle e pianeti mantengono costanti i loro moti, l'aria è in perpetuo agitata dai venti, le acque crescono e calano...per insegnarci che dovremmo essere sempre in movimento".

Il sito della Fondazione Umberto Veronesi (www.fondazioneveronesi.it) ci spiega perché per la nostra salute sia importante camminare:

Come un farmaco - Camminare aiuta a ridurre il livello di colesterolo “cattivo” (o LDLCorrere_per_stare_meglio, lipoproteine a bassa densità che trasportano il colesterolo dal fegato alle cellule di tutto l’organismo) e alzare quello “buono” (o HDL, lipoproteine ad alta densità, che portano il colesterolo in eccesso dai tessuti corporei verso il fegato che ha il compito di smaltirlo). Camminare aiuta ad abbassare la pressione arteriosa, a controllare il rischio di diabete di “tipo 2”, a tenere il peso nei limiti desiderabili. Una passeggiata di un’ora a 4 km all’ora, ad esempio, fa spendere fra le 100 e le 200 calorie e fa bruciare almeno 6 grammi di grasso; se si accelera, si bruciano più calorie in minor tempo, ma si consumano più carboidrati e meno lipidi (la stessa persona che cammina un’ora a 6 km/h consuma 3 grammi di grasso).

Meno stress e piu' buonumore - Aspetto non meno importante, aiuta a migliorare l’umore, bilanciando gli ormoni dello stress prodotti nell’arco della giornata. «Fare due passi dopo cena, a ritmo sostenuto ma senza sudare, è un’abitudine che ha un’efficacia cardiovascolare e neuropsicologica incredibile» spiega Carlo Cipolla, direttore dell’unità di Cardiologia dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano. «Quest’attività - prosegue Cipolla - crea una condizione di vasodilatazione che dura a lungo, anche tutta la notte, e funge da potente ipertensivo e antistress».

Quanto camminare? - camminare con il caneQualche anno fa l’Organizzazione mondiale della sanità lanciò lo slogan dei “10.000 passi al giorno” per stare bene. Tradotto in distanza fanno circa 7 km. Sembra moltissimo, ma se si pensa che una persona, in una giornata qualunque, guardando le vetrine, buttando la spazzatura, passando l’aspirapolvere, compie 5.000 passi cioè 3 km e mezzo, l’obiettivo è tutt’altro che impossibile. Un po’ più di fatica spetta ai sedentari, che mediamente compiono 2.000-2.500 passi, ma sono anche coloro che più possono beneficiare di piccoli progressi, come 400 metri in più al giorno. La differenza, incoraggiano gli esperti, si vede già con 150 minuti alla settimana di esercizio leggero, meno di mezz’ora al giorno, anche suddivisa in tre passeggiate da 10 minuti: fare una fermata di metro a piedi, andare a comprare il latte, portare il bambino a scuola senz’auto, uscire in pausa pranzo. L’unica regola è, appunto, la regolarità.

Camminare è per tutti
La scienza continua ad interrogarsi circa l’azione umana più naturale: camminare. Un movimento che, pur nella sua semplicità, arreca innumerevoli benefici alla nostra salute, come dimostrato da tutti gli studi effettuati negli ultimi anni. Camminare per tenere sotto controllo il proprio peso e quindi prevenire alcune patologie molto diffuse, quali il diabete, l’ipertensione arteriosa, l’obesità, l’osteoporosi, l’ictus, l’infarto. Ma quanto e a che velocità bisogna camminare per riuscire a ottenere risultati? A identificarla ci pensano dei ricercatori francesi dell'Università Pierre e Marie Curie di Parigi: cari anziani sarete più magri, ma camminando lentamente correte tre volte di più il rischio di morire per malattie cardiovascolari, tra cui infarto e ictus, rispetto a coloro che invece camminano svelti o a passo sostenuto. Si tratta della prima indagine che associa il camminare lento alle malattie cardiache. Nello studio, durato cinque anni, sono stati coinvolte oltre 3.000 persone di entrambi i sessi, di età compresa tra i 65 e gli 85 anni. Di queste sono state analizzate le abitudini di deambulazione per mezzo di una serie di test finalizzati a verificare e misurare la velocità del passo normalmente tenuto da ognuno e la capacità di gestire aumenti della velocità di passo, senza tuttavia correre. Durante i cinque anni di studio sono deceduti 209 partecipanti di cui 51 per cause diverse, 59 per malattie cardiovascolari e 99 per cancro. Dai dati raccolti è emerso che le persone che avevano in media una velocità di andatura molto bassa hanno avuto un rischio tre volte maggiore di morire per patologie cardiovascolari.

camminare con due caniMeglio camminare che correre
Un recente studio tutto italiano condotto dalla Clinica Pediatrica dell'Università di Verona e pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism ha identificato nella camminata costante a 4 Km/h, per intenderci quella che si tiene quando si porta a spasso il cane o quando si fa una comune passeggiata, la perfetta andatura "sciogli grasso", cioè quella che consuma la maggiore percentuale di calorie (il 40%) derivante dai grassi. In sostanza, è stato dimostrato che, a parità di tempo, se è vero che più si va veloce e più si consumano calorie, è altrettanto vero che la fonte di energia utilizzata cambia significativamente a seconda del tipo di sforzo. Maggiore è lo sforzo e maggiore è l'utilizzo di carboidrati. Diminuendo l'intensità dell'attività motoria, invece, l'organismo attinge sempre meno dai carboidrati per preferire la fonte energetica dei depositi adiposi. In pratica, è stato evidenziato che una persona sovrappeso di 70 kg che cammina per 40 minuti a 4 km/h, brucia 150 calorie e 6 g di grasso. Se la stessa persona, però, cammina a 6 km/h, brucia le stesse calorie nel tempo inferiore di 27 minuti, ma i grassi consumati si riducono a soli 3 grammi.

Il numero di passi ideali
Contate i vostri passi e riuscirete a tenere sotto controllo il vostro peso, prevenendo diabete, ipertensione arteriosa, obesità, osteoporosi, ictus e infarto. E così, le donne tra i 18 e i 40 anni dovrebbero fare 12mila passi al giorno; la cifra scende a 11mila per le donne tra i 40 e i 50 anni, a 10mila per quelle tra i 50 e i 60 anni e a 8mila per le ultrasessantenni. Per gli uomini un po’ più di impegno: tra i 18 e i 50 anni l’ottimale sono 12mila, numero che scende a 11mila a partire dai 50 anni. Questo l’esito dello studio internazionale pubblicato sulla rivista Journal of Physical Activity & Health effettuato da un team di 14 ricercatori provenienti da Australia, Canada, Francia, Svezia e Stati Uniti. Il campione sottoposto alla sperimentazione, con tanto di pedometro al polso, comprendeva, tra donne e uomini, 3.127 adulti sani di età compresa tra i 19 e i 94 anni, con una media di 47 anni. I ricercatori hanno riscontrato che per le donne fino ai 50 anni, e per gli uomini in generale, fare 10mila passi al giorno, come consigliato dall’OMS, non è sufficiente per riuscire a bruciare calorie e quindi dimagrire.


(Martedì 5 Giugno 2012)
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