Esiti della campagna Zero Svuotamenti 2010


bidoni magazzino 2010L’ufficio ambiente del comune di Pieve di Soligo ha rilevato, a seguito di un’analisi statistica sui dati forniti dall’azienda che gestisce i servizi ambientali nel territorio comunale (Servizi Ambientali Veneto Nord Orientale - S.A.V.N.O.), che circa un migliaio di utenze domestiche nel 2010 non hanno effettuato svuotamenti del rifiuto indifferenziato secco: “zero svuotamenti”.
È possibile che tali rifiuti siano stati indebitamente abbandonati o, peggio, bruciati.
“Se il rifiuto secco viene bruciato si formano dei gas dannosi -spiega l’assessore Gino Lucchetta- e uno di questi è la diossina, ovvero una sostanza cancerogena. Se invece i rifiuti vengono abbandonati nell’ambiente - prosegue Lucchetta - il danno non è solo alla salute, ma anche economico, perché è necessario provvedere alla raccolta degli stessi. Basti ricordare il recente caso di Barbisano. Le preoccupazioni maggiori destate da questi comportamenti incivili riguardano i danni che ne derivano per la salute, oltre ai danni all’ambiente e al decoro. Condanno fermamente – conclude l’assessore all’ambiente – i comportamenti incivili e irrispettosi nei confronti di quelle famiglie che si impegnano nella raccolta differenziata”.

Si ricorda che il rifiuto secco indifferenziato è la parte dei rifiuti che produce il maggiore impatto ambientale rispetto agli altri: non viene immessa in nessuno dei circuiti di riciclo e quindi deve essere smaltita in discarica o nei termovalorizzatori (con pre-trattamento imposto dalle norme europee e nazionali).

L’Assessorato all’ambiente ha pertanto promosso presso SAVNO la realizzazione di un intervento in grado di dissuadere gli utenti dallo smaltire indebitamente i propri rifiuti. SAVNO ha quindi inviato tra marzo ed aprile 2011 una lettera a tutte le utenze “zero svuotamenti” che non hanno mai conferito il proprio rifiuto secco al servizio pubblico durante tutto il 2010, spiegando come una famiglia italiana media, facendo un accurata raccolta differenziata, produca in ogni caso una certa quantità di rifiuto secco, ed inviando un elenco dei materiali che costituiscono la parte non riciclabile di rifiuto.

Alla lettera spedita alle utenze “zero svuotamenti” non hanno risposto tutti, ma solo il 54%, compilando il modulo o telefonando all’Ecosportello SAVNO (contatti e orari disponibili cliccando qui).

L’ intervento ha ridotto pertanto il numero degli utenti “zero svuotamenti” dal 16% al 9%, quasi la metà, ma la battaglia contro gli ecofurbi continua.

Scarica la relazione sugli esiti della campagna "Zero svuotamenti 2010" (pdf - 509 kB).

(Mercoledì 4 Gennaio 2012)

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