Ricci e rospi: appello agli automobilisti sensibili


riccio disegnato animazioneOgni anno, con i primi tepori di febbraio e marzo, ricominciano a muoversi ed uscire dai boschi i piccoli ricci (Erinaceus europaeus Linnaeus, 1758),  in cerca di nuovi territori dove vivere, e rospi (Bufo bufo Linnaeus, 1758), in cerca dei siti di riproduzione acquatici.

Il riccio in genere ispira simpatia: è piccolo, inoffensivo, tondeggiante e soprattutto alla nascita presenta i caratteri tipici che nell’uomo inducono tenerezza. Questa specie si nutre in modo significativo di insetti dannosi per gli orti ed i giardini, lumache, uova di serpenti, piccole vipere, ecc.
Il rospo è sicuramente meno "carino", ma altrettanto utile.

cucciolo di riccioQuesti animali che si spostano prevalentemente di notte, sono una sorta di termometro biologico, dei bioindicatori. La loro presenza ci dà la misura della qualità dell’ambiente, dello stato di salute dei nostri territori (che influenza il nostro stato di salute), con considerazioni che si possono spingere alla valutazione della presenza e degli effetti inquinanti, di sostanze talvolta usate dall'uomo, oppure degli effetti conseguenti ad alterazioni dell’ecosistema, o alle manipolazioni delle catene alimentari.
Proteggere il riccio ed il rospo economizza in pesticidi e rende infinite volte in relazione alla qualità della vita dell'uomo!

Per questo motivo si ricorda a tutti gli automobilisti di fare molta attenzione sulla strada a questi piccoli utili animali facendo il possibile per evitarli quando si incontrano.
Non si tratta di "antropomorfismo disneyano", ma è certo che la strage sulle nostre strade di ricci e rospetti ha un che di assurdo e di dannoso per l'uomo stesso.
Basterebbe davvero poco per evitarla: andare più adagio in auto (che è sempre bene, come suggerito nell'articolo di PieveAmbiente "Guida Ecologica - Ecodriving", in quanto si causano meno incidenti con morti, feriti e danni economici, meno inquinamento dell'aria, meno rumore, ecc., tutte cose che ci fanno stare meglio) e fare attenzione a dove si mettono le ruote.
Certamente molti automobilisti possono concordare e provare ad impegnarsi in tal senso.

(Giovedì 2 Febbraio 2017)

 
torna all'inizio del contenuto